Il GPL
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La sigla GPL (Gas di Petrolio Liquefatti) identifica una miscela commerciale di gas (idrocarburi) prevalentemente costituita da propano e butano. Attualmente in Europa il GPL è per circa il 55% estratto da giacimenti di gas naturale e per il restante 45% derivato dalla raffinazione del petrolio. L’offerta di GPL in Italia (combustione ed autotrazione) è garantita dai numerosi operatori del settore. Il mercato è caratterizzato dalla presenza di aziende di grandi, medie e piccole dimensioni. |
Un basso costo energetico
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Rispetto ad altri combustibili tradizionali il GPL ha un più basso costo energetico, dovuto ai più semplici processi di estrazione e lavorazione, con i relativi benefici ambientali. |
Un combustibile su cui puntare |
Rilevanti e positive caratteristiche connotano il GPL per gli utenti e gli operatori:
Come già accennato, grazie alla facilità con cui il GPL passa dallo stato gassoso a quello liquido e viceversa, lo stoccaggio ed il trasporto avvengono agevolmente attraverso contenitori a pressioni non elevate; viene utilizzato grazie ad apparecchiature semplici e relativamente poco costose. Ciò rende il GPL un combustibile gassoso unico per la sua versatilità, economicità delle apparecchiature e sicurezza di utilizzo. |
I vantaggi ambientali: ridotte emissioni di sostanze inquinanti e gas serra |
Il GPL è, insieme al metano, un carburante ecocompatibile, tanto che solitamente le auto a Gpl possono circolare anche in caso di limitazioni al traffico a causa del superamento dei livelli di inquinanti consentiti. I gas prodotti dalla combustione del GPL e del Metano hanno ridotte emissioni sia di sostanze inquinanti (monossido di carbonio, idrocarburi incombusti, biossido di zolfo, ossidi di azoto, particolato, composti organici volatili) che di gas serra (anidride carbonica, metano, ossido di azoto). Benzene ed IPA (idrocarburi policiclici aromatici) sono completamente assenti come il piombo: le caratteristiche di combustione non richiedono addittivazioni per raggiungere adeguati livelli di non-detonanza e generano minor quantità di idrocarburi incombusti. Quasi totalmente assente anche lo zolfo. Una nota merita il particolato: i livelli delle famigerate polveri sottili come PM 10 o PM 2,5, che portano spesso alla restrizione del traffico urbano, prodotti dalla combustione del GPL sono così bassi da poter essere considerati praticamente assenti. Questo perché, avvenendo la combustione allo stato gassoso, il GPL, che allo stato naturale è un gas, si presta meglio a tale processo, assicurando una miscela più omogenea e, di conseguenza, l'assenza di particolati. |
Il GPL non inquina nemmeno quando viene prodotto
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I benefici ambientali del GPL non derivano solo dal suo uso, ma riguardano anche la sua produzione. Si tratta infatti di una miscela di gas butano e propano presenti nei giacimenti di petrolio e di gas naturale o prodotti fatalmente dalla raffinazione del petrolio. Quindi la sua produzione non genera inquinamento industriale ed ha un doppio vantaggio ambientale. Infatti se il GPL non venisse recuperato, sarebbe inutilmente bruciato in testa ai pozzi o nelle raffinerie. |